Il Falso simbolo del MoVimento 5 Stelle alle elezioni politiche 2013
Siamo in Italia e alla presentazione dei simboli elettorali prima di un’elezione politica non possono mancare, puntuali, quelli di liste civetta creati col solo scopo di ingannare gli elettori erodendo il potenziale dei partiti ‘papabili’. Liste che molto probabilmente non hanno chances di superare lo sbarramento del 4%, ma tuttavia possono fare la differenza sui punti percentuali cruciali per altri, che possono significare l’accesso in Parlamento o anche solo qualche manciata di deputati in più.
Ieri, fra gli oltre 100 simboli presentati per le imminenti consultazioni politiche nazionali, il caso più clamoroso, quello del falso logo del MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo (foto in alto) che porterebbe la firma di Marco Manuel Marsili secondo quanto dichiarato dallo stesso candidato premier sul sito del proprio partito, votopirata.it:
Parlando del “Partito Pirata” di Marco Marsili le virgolette sono d’obbligo in quanto in Italia esiste già dal 2006 un omonimo partito (partito-pirata.it), fondato fra gli altri da Athos Gualazzi, l’unico affiliato all’internazionale dei partiti Pirata al pari di altre forze reduci da clamorosi successi elettorali in Europa, a cominciare da Germania, Svezia e Spagna.
Nel recente passato non sono mancati attriti fra i due partiti pirata, dei quali quello ‘storico’ muove (molto) lentamente i passi verso l’estensione territoriale e la diffusione dell’utilizzo della piattaforma libera di open democracy denominata Liquid Feedback, uno dei punti di forza dei pirati tedeschi – in Italia di recente è stata sperimentata senza grande successo anche da Servizio Pubblico e altri tentativi di applicazione ve ne sono stati compreso quello dell’ex M5S Tavolazzi a Ferrara. A onor di cronaca, fra le liste c’è anche un terzo partito pirata che per l’assalto in Transatlantico candida come Presidente del Consiglio (ad honorem) l’attore Johnny Depp (sic!) Dopo il triste avanspettacolo dei membri uscenti (e in gran parte rientranti) arriveranno anche i divi di Holliwood?
Il falso logo del M5S differisce dal vero in pochi dettagli. Non c’è da dubitare che, qualora saranno presentate le corrispondenti liste (il deposito del logo ovviamente non comporta il diritto alla partecipazione alla tornata elettorale), andrà a creare non pochi problemi al vero MoVimento, reduce dal boom sentito da tutti tranne che da Napolitano (probabilmente impegnato al telefono).
Beppe Grillo, che da lunedì 14 farà partire lo Tsunami Tour elettorale in giro per 100 città italiane, nel corso di una conferenza stampa tenuta subito dopo la presentazione del logo del M5S è andato su tutte le furie per simili attegiamenti truffaldini ma ancor prima per le regole burocratiche le quali costringono a procedure fra il tragico e il surreale – video della conferenza stampa a cura di Claudio Messora – Byoblu):
Tornando a Marsili, candidato premier alle prossime elezioni politiche e già candidato dei Liberaldemocratici alla presidenza della Regione Lombardia nel 2005 (prese lo 0,27%), poi al comune di Milano per la lista di Ambrogio Crestpi, si tratta evidentemente di una personalità molto valida e poliedrica (laureato con lode in Comunicazione Istituzionale). Come si legge dalla breve presentazione pubblicata sul sito votopirata.it, Marsili è giornalista, scrittore con una decina di titoli (fra cui interessanti inchieste su vicende contemporanee) e docente universitario in numerosi corsi, in Italia e all’estero. Nel suo sito personale si presenta come “Futurologo, innovatore, libero pensatore, maître à penser, rivoluzionario, problem solver, affetto da bulimia culturale”.
In alcuni comuni questo partito è riuscito a fare anche di peggio, conseguendo zero voti, come riportato dal sito Linkiesta, un flop ben distante dai risultati conseguiti dai partiti pirata in altri paesi europei.
Marsili attraverso La Voce d’Italia, quotidiano online che ha fondato e dirige, in questi giorni ha preso particolarmente di mira Beppe Grillo, il MoVimento 5 Stelle e i suoi aderenti, come si può vedere dalla home page di sabato 12 gennaio 2013:
Probabilmente si tratta di una vicenda legata al target elettorale del M5S che fa gola al partito di Marsili, ma potrebbe esserci qualcosa di più e non si tratta di un caso isolato. Anche il senatore a vita e premier uscente Mario Monti ha avuto le sue grane a causa di una lista con il suo cognome presentata da Samuele Monti, consigliere comunale di Frabosa Soprana, scioglilingua e comune piemontese. Problemi anche per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
Questi episodi ricordano le epiche liste di Renzo Rabellino, da No Euro in poi (Lista del Grillo Parlante con leader Giuseppe Grillo, Lista Nadia Cota, Lega Padana, Verdi Verdi, Pensionati, Moderati, Forza Toro, Forza Roma, AutomobiLista, etc.), con questi risultati:
Tratto da: Ecco chi ha presentato il falso simbolo del MoVimento 5 Stelle: Marco Marsili | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/01/12/ecco-chi-ha-presentato-il-falso-simbolo-del-movimento-5-stelle-marco-marsili/#ixzz2Hnxy39dj
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
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