venerdì 27 dicembre 2013

Tumori e cancri: loro sparizione per autolisi

del Dottor Herbert M. Shelton
Herbert Shelton I soli cancri che essi guariscono sono quelli che non sono cancri. Asportare un tumore benigno e dire che con ciò si è guarito un cancro ai suoi inizi, costituisce, suppongo, una buona pubblicità; ma è anche una forma di sfruttamento del pubblico, che dovrebbe essere guarita mediante il plotone di esecuzione. A meno che la causa di un male non sia nota, trattarne i sintomi significa perdere il proprio tempo e andare incontro a un disastro. I medici possono diventare sempre più abili, nel guarire il cancro, ma la mortalità cancerosa continua a crescere. Se sanno guarire il cancro, perché non lo fanno? Cosa aspettano? Ma essi non sanno guarire. Non sanno guarire un raffreddore, non sanno guarire l’acne né i brufoli; non sanno guarire una semplice indigestione; non sanno guarire una semplice costipazione; non sanno guarire l’insonnia, riescono soltanto a fare, di coloro che ne soffrono, degli schiavi della droga. I medici stessi muoiono frequentemente di cancro, così come i membri delle loro famiglie. Un corpo professionale che risulta impotente di fronte a malanni semplici, quasi completamente funzionali, come quelli ora citati, ma che pretende di essere capace di guarire una malattia complessa come il cancro, pur confessando di ignorare la causa, dovrebbe essere spedito in un manicomio. I membri di questo corpo hanno forse compiuto enormi progressi nella diagnostica e la cura del cancro, nel corso dei tremila anni che sono trascorsi da quando gli Egizi hanno per la prima volta studiato questa malattia; ma, per quanto riguarda la scoperta della causa del cancro, non hanno fatto molta strada. Eppure, la conoscenza della causa di una malattia ha un’importanza primaria. Citiamo ancora una volta Small: «Alcuni chirurghi possono asportare quasi tutti gli organi del bacino e riportare i propri pazienti a una vita attiva dopo qualche settimana. Tuttavia, è virtualmente sicuro che in questo momento ci siano centinaia di donne che soffrono perché affette, per esempio, di cancro al collo dell’utero e che, per eccesso di pudore, andranno dal medico in ultima risorsa, soltanto dopo che vi saranno state costrette dal dolore o da altro insopportabile sintomo. Allora, sarà probabilmente troppo tardi». Il grosso delle operazioni chirurgiche è soltanto teatralità spettacolare, con finalità commerciali. La chirurgia non ha mai salvato un solo canceroso. Asportare una delle ghiandole, o uno dei canali del seno, per una tumefazione benigna e non uccidere in questo caso la vittima della frenesia chirurgica, è una cosa; asportare un sicuro cancro e registrare un nuovo caso di «ablazione riuscita di cancro», è ben altra cosa. L’ablazione di un tumore canceroso è già, di per sé, una azione stupida. Ma, dopo aver effettuato l’ablazione, si accelera la recidiva del tumore per mezzo dei raggi X e del radio, che complicano la situazione provocando un indurimento dei vicini tessuti «normali» e preparano così l’estensione del cancro nell’area vicina al tumore primitivo. Soltanto il più stupido dei somari può credere che una malattia sia guarita quando un organo o tutti gli organi contenuti in una cavità siano stati asportati. Non sarà certamente questo a sopprimere la causa della malattia. Che alcune donne riescano a sopravvivere a una tale operazione è cosa certa, poiché molte vi sono riuscite; ma bisogna dire che la vita che conducono in seguito, è lungi dall’essere attiva. In questo stesso momento, nel paese vi sono migliaia di queste donne, che soffrono cioè a causa della perdita degli organi asportati. Per altro verso, molti dei decessi che le statistiche attribuiscono alla mortalità cancerosa non sono dovuti al cancro, ma ad operazioni di questo genere. Ogni anno la chirurgia uccide migliaia di vittime, la cui morte viene imputata al cancro. Molte di tali vittime non soffrivano di cancro; lo si sospettava soltanto. Il vero carattere delle relazioni mediche è messo in luce da un estratto che Small ci fornisce di un rapporto sullo studio del «problema critico del ritardo», redatto a cura dei Dottori John E. Leach e Guy F. Robbins, del Memorial Hospital di New York. Vi si legge: «Malgrado tutti i progressi realizzati nella diagnostica e la cura del cancro negli ultimi venticinque anni, è un fatto che la riduzione della mortalità cancerosa, virtualmente possibile, è appena cominciata». In realtà, non è vero che sia iniziata una riduzione della mortalità cancerosa; semmai il suo aumento. E’ anche vero che la cura del cancro è oggi la stessa di venticinque anni fa: chirurgia, raggi X, radio. La causa del cancro, oggi, non è più nota ai medici di quanto non lo fosse venticinque o mille anni or sono. Questi stessi medici affermano che «la causa prima di questo insuccesso (l’incapacità di ridurre la mortalità cancerosa) non è dovuta alla mancanza di adeguati metodi terapeutici. La causa fondamentale di tale stato di cose è il tempo eccessivo che trascorre tra l’apparizione dei primi sintomi nel paziente e il momento in cui la cura comincia effettivamente». Questa dichiarazione avrebbe un senso se i medici conoscessero la causa del cancro e il loro intervento avesse un qualsiasi effetto positivo. Non consiglio mai di tardare a rimediare a un disturbo, qualunque esso sia, poiché quando una malattia si lascia evolvere, essa non può che peggiorare, a meno che non se ne sopprima la causa. Ma le visite mediche non rivelano mai le cause delle malattie; infatti, esse non hanno questa finalità. Un medico appare insieme ridicolo e stupido, quando parla di guarire il cancro, o qualsiasi altra malattia la cui causa gli è perfettamente ignota. Il medico, che non sa guarire un raffreddore, si dice sicuro di portare a buon fine un fenomeno patologico complesso come l’artrite e presto dirà di poter guarire anche il cancro. Le sue illusioni sulla guarigione sono così ben radicate, che egli immagina di poter guarire senza aver bisogno di eliminare la causa di un male, o solo di conoscerla. Non si può definire il cancro come un tumore maligno le cui cause sono ignote ed estranee all’organismo. Le cellule di tutti i tessuti cancerosi, presentando una deviazione patologica, sono notevolmente differenti dalle cellule di tipo normale dell’organismo. Il cancro, si dice, nasce e si sviluppa in un punto sottoposto a una «irritazione cronica». E’ spiacevole che, nello studio dell’evoluzione del cancro, non si pensi mai ad identificare le cause che hanno portato a tale irritazione cronica. La nascita e l’evoluzione di questo stato di irritazione cronica non sono oggetto di alcuna indagine. Se si avesse una chiara conoscenza di qualsiasi malattia sin dal suo insorgere, delle cause che l’hanno provocata e della necessità di sopprimerle, non esisterebbero malattie croniche. Non vi è differenza alcuna tra l’origine, l’inizio, di un cancro e quello di una tubercolosi o un’apoplessia. La trasformazione patologica di un organismo può manifestarsi in diversi modi, ma l’inizio è sempre lo stesso. Ogni cattiva abitudine, mentale o fisica, riduce la riserva di energie nervose, comportando così il rallentamento delle funzioni di eliminazione e, conseguentemente, la ritenzione e l’accumulo di residui delle cellule dell’organismo, causa di tossiemia. Quando la tossiemia raggiunge un tasso elevato, si produce una crisi dell’organismo (malattia acuta, febbre), mediante la quale esso mobilita le proprie energie per eliminare l’eccesso di residui. Poiché la causa della tossiemia non viene mai eliminata, le crisi si susseguono, fin quando sfociano in una malattia cronica. Tutti i punti attraverso i quali il corpo elimina i suoi detriti vengono allora sottoposti a un’irritazione caratteristica. Siccome le cattive abitudini non scompaiono e, conseguentemente, la tossiemia non diminuisce, i punti di eliminazione continuano a essere sottoposti ad irritazione anche dopo la sparizione dei sintomi. Ogni raffreddamento aggrava l’irritazione, finché la stessa si trasforma in infiammazione. L’infiammazione aumenta, o sfocia in una ulcerazione. L’infiammazione cronica finisce per rendere duri i tessuti, creando uno stato d’indurimento. All’indurimento può seguire uno dei tre seguenti fenomeni: cancro, tubercolosi, varie malattie degenerative e paralizzanti, dette «malattie della vecchiaia», che hanno preso questo nome soltanto perché esse appaiono dopo una lunga evoluzione. L’ulcerazione del collo della matrice è la conseguenza di un catarro cronico di tale parte dell’organo; l’ulcerazione dell’intestino tenue è la conseguenza di un catarro intestinale cronico; l’ulcera gastrica è la conseguenza di una gastrite cronica. Le ulcere del naso sono la conseguenza di un catarro nasale cronico. Nessuna affezione maligna lo è sin dall’inizio, e molti pazienti, se lasciati a se stessi, si ristabilirebbero prima dell’apparizione dei sintomi di malignità; ma il trattamento al quale vengono sottoposti finisce spesso per provocare una rapida trasformazione di un male benigno in male maligno incurabile. Le masse cellulari anomale che costituiscono i neoplasmi traggono origine dal leggero aggravamento di uno stato di circolazione sanguigna già ostruita. La stessa cosa avviene per le iperplasie. Il cancro è uno stato patologico caratterizzato dal restringimento graduale dei vasi sanguigni (dai quali tutte le cellule ricevono il proprio nutrimento) fino all’occlusione completa di tali vasi. Un neoplasma che si metta a «crescere» sul seno, per degenerare nell’orrenda massa putrescente chiamata cancro, ha, così, un’origine molto semplice. Quando un tumore ha una capsula spessa e resistente, che intralcia la sua crescita volumetrica, il suo contenuto tende a raggiungere una tale densità, che i capillari e le piccole arterie finiscono per risultare completamente ostruite. Il tumore si trova, cosi, sempre più tagliato fuori dal circuito sanguigno e finisce per morire di asfissia. Il nucleo del tumore entra allora in decomposizione, e ciò comporta un avvelenamento settico (un avvelenamento del corpo dovuto alle sostanze putride che passano ogni giorno dalla massa in decomposizione al resto del corpo). Questa setticemia cronica (setticemia: avvelenamento settico dei sangue) dà, a sua volta, seguito alla cachessia, che è lo stato in cui lo sviluppo cellulare dell’intero organismo viene cronicamente colpito dall’avvelenamento settico. Quando il processo che abbiamo appena descritto si verifica in un tumore, lo si può chiamare cancro. La trasformazione di un tumore benigno in un tumore maligno è avviata dall’ostruzione del circuito sanguigno e dall’asfissia cellulare che ne consegue. A partire da questo momento, non esiste alcun fattore estrinseco al tumore, sia patologico, sia eziologico, che possa influire in qualche modo su di esso. L’indurimento delle ghiandole linfatiche vicino al tumore costituisce il primo segno della sua trasformazione maligna. Come dice il dottor Tilden: «Che il cancro sia mortale, non ha nulla di particolarmente incomprensibile. Un cancro non è altro che sepsi, il prodotto mortalmente virulento della putrefazione dei tessuti, che si trova nelle ferite e nelle appendiciti mal curate, nella febbre puerperale nonché in molti altri risultati dell’incommensurabile e catastrofica ignoranza medica. E’ lo stesso tipo di avvelenamento mortale che si manifesta dopo un aborto (sia esso “legale” o “criminale”), oppure in occasione dei parti, quando l’ostetrico, o supposto tale, è in realtà un dilettante che raffazzona i parti per affrettarsi ad andare sul campo da golf o a teatro, lasciando così prive di cure le mutilazioni provocate dai suoi interventi rapidi e anormali». Un certo numero, in verità molto esiguo, di casi di cancro sono finiti con una guarigione. Generalmente, tuttavia, è lecito dire che quando un tumore è diventato maligno la guarigione è impossibile. Tutti i palliativi quali droghe, operazioni, raggi X, radio e gli altri tipi di cura, che i medici non si fanno scrupolo di sperimentare sui propri malati, sono crudeli ed inumani. La legge dovrebbe obbligare i medici che praticano tali atti di crudeltà ad astenersi dal farlo od a smettere di praticare la propria professione. Tratto dal libro del Dottor Herbert M. Shelton: “Tumori e cancri: loro sparizione naturale per autolisi”
Fonte : http://www.dionidream.com/tumori-e-cancri-loro-sparizione-per-autolisi/#more-7862

giovedì 12 dicembre 2013

Uruguay è primo paese al mondo a legalizzare cannabis

Sostenitori della legge per la legalizzazione della cannabis a Montevideo, Uruguay, il 10 dicembre. (Andres Stapff, Reuters/Contrasto)
Il senato uruguayano ha approvato in via definitiva la legge che legalizza la produzione, il consumo e il commercio della cannabis. Dopo 12 ore di dibattito, il testo è stato approvato con 16 voti a favore e 13 contrari. La camera aveva già dato il via libera alla legalizzazione a luglio. Se la costituzionalità della legge sarà confermata, il provvedimento entrerà in vigore ad aprile del 2014. Sarà consentito ai maggiorenni, residenti nel paese, di acquistare fino a 40 grammi di marijuana. La legge è stata proposta dal presidente José Mujica, che crede che la legalizzazione delle droghe possa aiutare a sconfiggere il commercio illegale, fonte di ricchezza per la criminalità organizzata. “È una risposta pragmatica al traffico di droga, visto che la guerra al narcotraffico in Sudamerica è fallita”, ha detto il senatore Roberto Conde, sostenitore della legge. Ma non mancano i critici che accusano il presidente di voler sperimentare sulla pelle dei cittadini. Anche papa Francesco durante il suo viaggio in Brasile a luglio ha criticato la legalizzazione della cannabis, senza fare riferimento esplicito all’Uruguay. L’11 dicembre i sostenitori della legge si sono radunati di fronte al congresso, a Montevideo, per festeggiare l’approvazione della norma.
Fonte : http://www.internazionale.it/news/tmnews/2013/12/11/uruguay-e-primo-paese-al-mondo-a-legalizzare-cannabis/
http://www.internazionale.it/news/america-latina/2013/12/11/luruguay-legalizza-la-marijuana/?ei=5zGoUpC2CMOA1waVJw?&rt=HOMEPAGE?&vm=STANDARD?&bvm=section?&did=4876985385702842585?&sid=it_it-w?&ssid=w?&gcnid=858

martedì 10 dicembre 2013

Templari di Aragona: I Dominatori dell’Economia Mondiale


Trascrizione video: “Ora, chi è a dominare il mondo della finanza? È l’Impero Romano, altrimenti noto come la Santa Sede tramite la Compagnia di Gesù, dal 1814. La Legge dell’Ammiragliato, che gestisce l’intera infrastruttura commerciale mondiale è fondata sul Diritto Canonico Vaticano, la cui ultima revisione risale al 1984. Tale Diritto è stato perfezionato dall’Impero Romano che grazie ad esso ha dominato e signoreggiato in ogni ambito. Che risiediate in Israele o in Turchia, siete comunque obbligato a condurre i vostri affari ricorrendo al sistema Romano della Legge dell’Ammiragliato che risale al tempo dei Fenici, ed è oggi noto come Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato), o più semplicemente ‘Law of the High Seas’ (Diritto delle Acque Internazionali). Il Mare rappresenta la fonte stessa del potere ecclesiastico della Santa Sede (Holy See/Holy Sea), altrimenti nota come la Cattedra (Seggio) di Pietro. Il Mare (Elemento Acqua) è il dominio della Dea della Luna, Yarikh (Tanit) la cui figura idealizzata è rappresentata dalla Maria (Vergine) della Chiesa Cattolica, è di questo che in realtà si tratta. Ricordatevi di questo, la Chiesa adora in effetti figure quali Crono (Saturno), Zeus e Selene della mitologia greca. Le persone interessate al ruolo giocato dal potere papale nell’ambito dell’economia mondiale dovrebbero cominciare a studiare la Bolla Papale “Unam Sanctam” che Papa Bonifacio VIII promulgò nel 1302. Si tratta dello stesso Papa che distrusse i Cavalieri Templari, all’inizio del XIV secolo e che successivamente consegnò il loro antico potere e le loro ricchezze ai Cavalieri di Malta nel 1312, grazie alla Bolla Papale “Ad Providam”. Oggi tutte le più potenti linee di sangue Reali, e i loro rappresentanti, fanno parte dei Cavalieri di Malta, personaggi quali l’Imperatore stesso, Re Juan Carlos di Spagna il Principe Vittorio Emanuele IV abbiamo quindi le Dame di Malta, quali la Regina Beatrice ed Elisabetta Maria II. Sono tutti parte integrante di tale antica struttura di potere che gestisce il mondo per conto del Papato. Le sedicenti sezioni protestanti riconosciute rispetto ai Cavalieri di Malta Cattolici sono controllate dal Cardinale (Cattolico) e Gran Maestro Matthew Festing e soggette alla sua autorità, esercitata tramite l’Alleanza degli Ordini di S. Giovanni di Gerusalemme che ha sede a Ginevra, in Svizzera, il cantone controllato dalla Casa dei Savoia, il cui vertice è il Principe (Vittorio) Emanuele IV, che non è semplicemente un Cavaliere di Malta, è inoltre un Cavaliere dell’Ordine di Costantiniano (di San Giorgio) ed un Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, appunto come Re Juan Carlos di Spagna. La Sovrana City of London (Città di Londra) è nota nell’ambito dell’occulto come la ‘Nuova Gerusalemme’ ed è gestita dai Titolati dell’Ordine di Malta, che lo acquisirono dai Titolati dell’Ordine Templare, altrimenti noti come i Cavalieri Templari, grazie alla Bolla “Ad Providam” del 1312, di Papa Bonifacio VIII. L’intero settore commerciale mondiale odierno fa riferimento al ‘Miglio Quadrato della Servitù’ a partire dal Cestui Que Vie Act, del 1666, che stabilisce la servitù collettiva (mondiale), e che è fondato su un certo numero di Bolle Papali quali la “Aeterni Regis” del 1481, di Papa Sisto IV mentre l’intera struttura risale naturalmente all’originaria “Unam Sanctam”, del 1302. Mi spiace informarvi del fatto che il Sacro Romano Impero non sia mai finito, si è solo indebolito in una certa fase, ed è ora tornato pienamente operativo, come profetizzato dalle Scritture. Potrebbe risultare interessante studiare il Congresso di Vienna, tenuto nel 1814, per rendersi conto di tutto questo. Guarda caso, quello fu lo stesso anno in cui la Compagnia di Gesù (Gesuiti) assunse il controllo assoluto della Santa Sede, questione resa definitivamente nota ai bene informati a partire dal 1870, con la Dottrina dell’Infallibilità (Papale). Il Cavaliere di Malta Heinz (Henry) Kissinger, un agente del DVD (Deutsche Verteidigungs Dienst) e un Hofjuden (Ebreo di Corte) Frankista Sabbatiano, ha reso noto a tutti che per controllare il mondo sia necessario controllare il settore finanziario. Ha reso noto che per controllare tutte le nazioni sia necessario controllare l’energia. E Kissinger ha inoltre reso noto che per controllare tutti i popoli sia necessario controllare le risorse alimentari. Fate caso a dove organizzazioni quali la FAO delle Nazioni Unite hanno le proprie sedi sono a Roma, in Italia. Vi suggerirei di studiare il caso della Rabobank dei Paesi Bassi se volete vedere all’opera una delle strutture finanziarie più potenti nell’ambito del settore agricolo, rendendovi conto di quanto sia potente in effetti tale banca privata. Molti non ne hanno mai sentito parlare. Tutte le nazioni sono controllate dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of Fuelers (una delle ‘Livery Companies’) che controlla il settore dell’energia, quello degli eserciti e dell’Intelligence. I Cavalieri di Malta utilizzano la Worshipful Company of Grocers per controllare il settore alimentare. Mentre il sistema finanziario (mondiale) è controllato dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of International Bankers. Queste Livery Companies sono gestite come la Massoneria e potrete notare come ognuna delle Livery Companies sia essa stessa, tecnicamente parlando, una loggia massonica e a capo di tale loggia vi è un Maestro Venerabile, come potete notare nel caso di qualunque altra loggia massonica. Noterete inoltre su numerosi degli stemmi di tali Livery Companies le frecce, simbolo dei Cavalieri Templari come accade nel caso della Worshipful Company of Grocers. Solitamente tali frecce sono nere, le vedrete ovunque in Svizzera località in cui gli stessi Cavalieri Templari si rifugiarono per sfuggire alla soppressione così come ripararono in Portogallo e in Scozia. Quello che non vi hanno riferito è che ad un certo numero di Cavalieri Templari fu concesso di riparare nella potente Aragona. La Massoneria ebbe origine ad Aberdeen in Scozia, nel XV secolo e in seguito, nel 1598 e 1599, furono approvati i suoi regolamenti ufficiali, diciamo così, sulla base degli statuti creati da William Schaw. Quest’ultima rappresenta l’originaria Massoneria creata dai Cavalieri Templari di Scozia. Oggi ci sono scontri tra fazioni templari, così come tra fazioni di non-templari. I Templari di Aragona, che ebbero origine dall’Ordine di Calatrava e dall’Ordine di Montesa erano impegnati in attività di infiltrazione, intendevano assumere il controllo del mondo e di tutti gli ambiti riferibili alla Massoneria di origine Templare. I Templari di Aragona si trasformarono in un ordine noto in Spagna come ‘Los Alumbrados’. Questi ultimi, oggi, sono noti come la Compagnia di Gesù, l’ordine che domina il mondo tramite la sua struttura di origine Templare fondata sul potere e sul denaro, ispirata agli antichi Hashashin del Medio Oriente con cui Ignazio di Loyola ebbe stretti rapporti nel corso del suo viaggio in Medio Oriente. Quest’ultimo rappresenta lo stesso antico Ordine del Medio Oriente da cui trae origine la struttura di potere adottata da tutti i Cavalieri Templari, dato che si era dimostrata perfetta per ottenere un controllo ed una obbedienza assolute. I Templari di Aragona, con la Compagnia di Gesù, istituirono un Ordine specifico nel XVIII secolo noto come Rito Scozzese Antico e Accettato della Massoneria. Tutti i gradi furono creati dalla Compagnia di Gesù (Gesuiti), anche quelli istituiti da Federico il Grande (di Prussia), il loro protettore. Tale Ordine fu creato per incorporare l’intera Massoneria ed eliminare l’elemento in competizione rappresentato dai massoni scozzesi. Tutto ciò non ha assolutamente nulla a che vedere con la diatriba Cattolicesimo vs. Templarismo, si tratta semplicemente di Templarismo vs. Templarismo. Ricordate che alla Compagnia di Gesù non importa nulla del Cattolicesimo, anche se si scoprisse questa verità. Sono membri della Fratellanza Saturniana, come reso evidente dal loro logo IHS, in cui la H rappresenta l’antico simbolo di Saturno (Crono), la Divinità del Giudizio e del Tempo. Rappresentano il contraltare degli adoratori di Zeus, altrimenti noto come la Cattedra di Pietro. Aborriscono Zeus, e in effetti fanno parte della Fratellanza Tifoniana (di Tifone/Set/Saturno). Tutto questo risulta particolarmente interessante quando vi rendete conto delle connessioni tra il Casato dei Borbone e la Compagnia di Gesù nella figura dell’Imperatore, il Re Juan Carlos di Spagna, discendente della famiglia Farnese che finanziò la Compagnia di Gesù per conto di Francesco Borgia. Alcuni potrebbero obiettare che nell’ambito della Massoneria esista anche il Rito di York. Personalmente ritengo che il Rito Scozzese abbia il potere di gran lunga più rilevante nell’ambito di tale Impero Romano. I numerosi personaggi coinvolti in questa cospirazione quali, tra gli altri, il Cavaliere di Malta Tony Blair, William (Bill) Clinton ecc. sono tutti Massoni del Rito Scozzese di elevato livello. Guarda caso, Dealey Plaza, dove il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy fu assassinato dalla Permindex, agli ordini di Sir John Hobson era in effetti controllata dal Rito Scozzese. L’attacco fu eseguito ad opera dei Cavalieri di Malta, molti dei quali si recarono lì in prima persona per essere testimoni dell’evento, come fece il Cavaliere di Malta George Herbert Walker Bush che ha guidato l’agenzia di intelligence nota come Deutsche Verteidigungs Dienst (DVD) per 34 anni. Sapreste dirmi quale altro leader dell’Intelligence sia rimasto costantemente al vertice nel corso di un arco di tempo tanto lungo? E’ stato tra l’altro Direttore della CIA per un anno, poco prima di assumere il comando della DVD. Vi suggerisco di verificare i legami tra questi ultimi e la Divisione n° 5 dell’FBI, nel caso dell’omicidio di John F. Kennedy e le loro connessioni con il Quebec Gesuita, in occasione di numerosi eventi, incluso l’11 Settembre. Il Rito di York è profondamente connesso al Cattolicesimo tramite l’ordine massonico e militare della Croce Rossa di Costantino. Vorrei ricordarvi che a un livello più elevato rispetto ai Cavalieri di Malta abbiamo il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio ed inoltre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Guarda caso, quest’ultimo ordine ha il compito di proteggere il Superiore Generale della Compagnia di Gesù ed inoltre Borgo S. Spirito (a Roma). Un’altra struttura di protezione operativa a Borgo S. Spirito è il Centro Nacional de Intelligencia spagnolo struttura che, guarda caso, non condivide con altre agenzie le proprie informazioni di intelligence al contrario di ben più note agenzie di intelligence, quali l’MI6 e la CIA. Possiamo passare quindi alla Gran Loggia Unita della Massoneria (UGLE), che non rappresenta affatto l’Occhio Onniveggente della Massoneria, e che è attualmente guidata dal Gran Maestro il Duca di Kent. L’effettivo ed assai più potente Occhio Onniveggente della Massoneria è rappresentato dalla potentissima Gran Loggia Ekklesia con sede a Città del Vaticano, controllata dalla Compagnia di Gesù, che ingloba logge parte tanto del Rito di York quanto del Rito Scozzese, incluso l’Ordo Templi Orientis”. Craig Oxley – The Unhived Mind / Traduzione: moksha75ar/Heimskringla / Fonte: connessionecosciente.wordpress.com

giovedì 5 dicembre 2013

Ambrosio Vilhalva: assassinato il leader dei Guaranì


ambrosio vilhalva
Ambrosio Vilhalva è stato assassinato. E' morto il leader dei Guaranì, un popolo indigeno che vive tra la Bolivia, il Brasile e il Paraguay. L'uomo è stato accoltellato la notte del 1° dicembre, mentre si trovava nel villaggio di Guyaroka-Caarapo. L'attivista per i diritti delle popolazioni indigene avrebbe ricevuto numerose minacce di morte nell'ultimo periodo.

Gli Indios vedono così sottratte le proprie terre, perdendo la propria patria pezzo dopo pezzo. Vilhalva aveva lottato contro tutto questo,
 aveva denunciato al mondo i soprusi nei confronti dei Guaranì e si era trasformato in un personaggio scomodo. Aveva una sola richiesta: che il suo popolo venisse tutelato, che l'accaparramento di terra avesse fine al più presto.Aveva raggiunto la notorietà in tutto il mondo dopo essere stato protagonista del film "La terra degli uomini rossi", di Marco Bechis, ma la sua fama era dovuta soprattutto all'attivismo sociale e ambientale. La vita delle popolazioni indigene sudamericane si trova minacciata in continuazione dall'espansione delle piantagioni di canna da zucchero.
Il leader dei Guaranì era stato protagonista di incontri internazionali e aveva viaggiato in tutto il mondo per raccontare il dramma della propria tribù. Le prime notizie suggeriscono che non vi sono legami tra la morte di Vilhalva e le minacce ricevute di recente da parte di coloro che mal sopportavano la sua battaglia contro le attività illegali di deforestazione.
La polizia al momento ha arrestato il suocero di Vilhalva. L'uomo ha però negato di esserne l'assassino. Ambrosio Vilhalva era una figura di vitale importanza per la difesa delle terre del popolo Guaranì. Ora resteranno da chiarire le motivazioni della sua scomparsa, probabilmente legate alla sua attività di difesa dei territori dei Guaranì, nonostante le smentite.
Nel 2007 la tribù di Vilhalva era riuscita a recuperare parte delle terre che erano appartenute agli antenati. Gran parte di esse è stata distrutta a disboscata per fare spazio ad enormi piantagioni di canna da zucchero. Tra i proprietari di una delle piantagioni troviamo un potente uomo politico locale. Jose Teixeira, che si trova al lavoro su di un progetto dedicato ai biocarburanti con la multinazionale del petrolio Shell.
I Guaranì hanno espresso un'unica speranza: la loro battaglia per la riconquista delle terre degli antenati non finirà con la morte di Ambrosio Vilhalva. Terra e giustizia, ecco i maggiori obiettivi dei popoli indigeni, che in nome del loro leader appena scomparso non si arrenderanno di fronte a coloro che vogliono deprivarli della loro patria.
Marta Albè
Fonte foto: news.com.au