sabato 31 agosto 2013

LE 10 MULTINAZIONALI PIU’ PERICOLOSE DEL MONDO

- FONTE: ECOCOSAS.COM - Non importa dove tu viva, è impossibile scappare alla globalizzazione. L’unica via d’uscita è informarsi per scegliere con coscienza prima di comprare. Iniziare a coltivare e a produrre i propri alimenti, ridurre il consumo di petrolio e dei suoi derivati, riforestare, comprare solo il necessario, ascoltare la propria voce interiore invece di quella della pubblicità … sono piccoli passi per sfuggire ai grandi mostri. E ricordarsi sempre che il potere di scelta è nostro, non diamo loro la soddisfazione di cadere nelle loro grinfie. 1. Chevron Sono diverse la grandi compagnie petrolifere che starebbero in questa lista, ma la Chevron merita un posto d’eccezione. Tra il 1972 e il 1993 la Chevron (allora Texaco) ha riversato 18 miliardi di galloni di acqua tossica nei boschi tropicali dell’Ecuador senza intervenire minimamente, distruggendo i mezzi di sussistenza degli agricoltori locali e facendo ammalare le popolazioni indigene. Nel 1998 la Chevron ha contaminato anche gli Stati Uniti, la città di Richmond (California) ha querelato la compagnia per smaltimento illegale di sostanze inquinanti senza aver effettuato il trattamento delle acque reflue, contaminando così le forniture di acqua. Lo stesso è accaduto nello New Hampshire nel 2003. La Chevron è stata responsabile della morte di diversi nigeriani che hanno protestato contro l’impresa per la sua presenza e per lo sfruttamento del delta nigeriano. La compagnia ha pagato la milizia locale conosciuta per i suoi abusi contro i diritti umani, per mettere a tacere le proteste, fornendo loro perfino elicotteri e barche. I militari aprirono il fuoco contro i manifestanti, e rasero poi al suolo i loro villaggi. 2. De Beers Questa impresa non bada a spese, e finanzia, appoggia e crea autentiche guerriglie e dittature del terrore per poter continuare a ottenere, attraverso lo sfruttamento di bambini e adulti, la pietra preziosa. In Botswana, De Beers è stata accusata per la “pulizia” delle terre da cui estrae i diamanti, e per il trasferimento forzato dei popoli indigeni che vivevano li da migliaia di anni. Pare che il governo abbia tagliato le forniture d’acqua, minacciato, torturato e impiccato pubblicamente i dissidenti. Per non parlare della sua quasi totale assenza di responsabilità verso l’ambiente, degli inesistenti diritti dei lavoratori, delle vite umane, e delle sue campagne sudice e maschiliste. 3. Phillip Morris Phillip Morris è il più grande produttore di sigarette degli Stati Uniti e del mondo. È ormai noto che le sigarette causano cancro nei fumatori, e difetti di nascita nei bambini di madri che fumano durante la gravidanza. Il fumo di sigaretta contiene 43 cancerogeni conosciuti e più di 4.000 sostanze chimiche, incluso il monossido di carbonio, la formaldeide, il cianuro di idrogeno, l’ammoniaca, la nicotina e l’arsenico. La nicotina, sostanza chimica che costituisce il principale elemento psicoattivo nel tabacco, da dipendenza psicologica. Fumare aumenta la pressione arteriosa, danneggia il sistema nervoso centrale e la costrizione dei vasi sanguigni. Le cicche di sigarette sono uno dei principali inquinanti che i fumatori buttano via quotidianamente e sono lenti a degradarsi. Molti di questi filtri si fanno strada nel terreno o nell’acqua, dove i loro componenti chimici si comportano come vere sanguisughe. Il tabacco contamina la terra con gli estesi ettari di monocoltivazione, cosparsi quotidianamente con agrotossici, e anche la sua produzione industriale inquina (si utilizzano, infatti, enormi quantità di carta, cotone, cartone, metallo, combustibili …), il suo consumo inquina l’atmosfera, danneggia chi le compra e chi sta loro vicino. Le sue cicche impiegano anni a degradarsi disperdendo nel terreno e nell’acqua un’enorme quantità di sostanze tossiche. 4. Coca-Cola La bevanda preferita del mondo o “il latte del capitalismo”, accumula querele e sanzioni in diversi paesi a causa delle gravi contaminazioni, delle cattive pratiche lavorative e per l’uso di acque non autorizzate. Nella fase di produzione, la compagnia utilizza quasi tre litri di acqua per ogni litro di prodotto finito. Le acque di scarto sono costituite da sostanze inquinanti che la multinazionale deposita in luoghi protetti, come accadde in Colombia, situazione per la quale fu multata nell’agosto scorso dalla Segreteria Regionale per l’Ambiente del municipio di Bogotá. È stato dimostrato che la compagnia aveva scaricato acque residuali nell’Humedal de Capellanía, nella zona di Fontibón. Il fatto è considerato un attentato contro un’area di speciale importanza e protezione ecologica. Il processo di inquinamento dell’Humedal de Capellanía iniziò con la scadenza del permesso di riversamento concesso alla multinazionale per cinque anni e con la non autorizzazione della Segreteria per l’Ambiente a rinnovare tale permesso. Successivamente, grazie a dei sopralluoghi tecnici, è stato verificato lo stato della rete fognaria di Coca-Cola e la realizzazione di discariche industriali, chiaramente non autorizzate. Una situazione molto simile si è verificata in India nel 2005, dove un migliaio di manifestanti hanno marciato per chiedere la chiusura dello stabilimento vicino Varanasi. Denunciavano che tutte le comunità vicine agli stabilimenti di imbottigliamento Coca-Cola stessero subendo l’espropriazione delle loro terre e l’inquinamento delle falde acquifere. Analisi tossicologiche hanno dimostrato la presenza di alte percentuali di pesticidi vietati come il DDT e, da “buoni vicini”, hanno distribuito i loro scarichi industriali ai contadini di Mehdigani dicendo che sarebbero serviti da “concime”. Il risultato è che oggi quei suoli sono sterili. Come se non bastasse, la bevanda in questione, oltre a consumare acqua in eccesso, non apporta nessun elemento nutritivo, anzi, contiene alte concentrazioni di zucchero, uno dei fattori che maggiormente contribuisce all’obesità che colpisce sempre di più le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, generando inoltre, problemi dentali. L’effetto dissetante è dato dall’acido fosforico. Sapevate che … • La Spagna è il paese europeo che consuma più Coca-Cola? • Prodotti come Fanta, Sprite, Aquarius, Nestea, Minute Maid, Tab, Sonfil, Finley, Nordic Mist o Fruitopia (ce ne sono 324 diversi) appartengono a Coca-Cola? • Una lattina da 33 cl. contiene 35 gr. di zucchero? • Nel 1931 Coca-Cola ha cambiato l’abito verde di Babbo Natale con quello rosso in una campagna pubblicitaria, per abbinarlo al colore della sua società? • Alcune università ad Atlanta, Toronto, California, Irlanda o Berlino hanno già espulso Coca-Cola dai propri campus? • Le bottiglie di plastica di Coca-Cola non sono di materiale riciclato, ma di plastica vergine? • Sarà stata una casualità che l’ex presidente messicano Fox fosse anche ex rappresentante di Coca-Cola? e che Adolfo Calero, ex amministratore di Coca-Cola, fosse agente della CIA e volto pubblico della ContraNicaragüense? e l’ambasciatore degli Stati Uniti in India? e il magnate golpista Cisneros, in Venezuela? e il ministro Jorge Presno, in Urugay? • Dispone di delegazioni in più di 200 paesi, tra i quali anche paradisi fiscali come il Bahrein o le isole Cayman, per evadere le tasse a proprio beneficio? • Nel 2003 ottennero benefici per 21.044 milioni di dollari (la metà delle spese previste dall’ONU per garantire l’educazione primaria a tutti i bambini del mondo)? • Guida potenti gruppi di potere: si oppose al trattato di Kyoto attraverso le sue lobby US Council for International Business e la Business Round Table, cambiò regolamenti nell’UE attraverso l’American Chamber of Commerce, è la fondatrice dell’International Life Science Institute che influenza molto la FAO e la OMS, ecc.? • Contiene prodotti transgenici? La prossima volta che compri una bevanda, ricorda l’inquinamento degli Humedales, l’uso non autorizzato di acque sotterranee, la violenza, che un litro equivale a tre … non è meglio una limonata? 5. Pfizer Come se la massiccia sperimentazione su animali non fosse già abbastanza straziante, Pfizer ha deciso di utilizzare i bambini nigeriani come fossero porcellini d’India. Nel 1996 la casa farmaceutica andò a Kano, in Nigeria, a testare un antibiotico sperimentale nel terzo mondo, per combattere malattie come il morbillo, il colera e la meningite batterica. Diedero trovafloxacina a circa 200 bambini. Decine di loro morirono nell’esperimento, mentre molti altri svilupparono malformazioni fisiche e menomazioni mentali. Pfizer può vantarsi anche di essere tra le prime dieci compagnie statunitensi responsabili dell’inquinamento atmosferico. Per non parlare degli incentivi milionari che fornisce ai medici e ai governi affinché prescrivano i suoi “farmaci”. 6. McDonald’s Ogni anno migliaia di bambini consumano il fast food (“cibo veloce”) di un’impresa responsabile della deforestazione dei boschi, dello sfruttamento dei lavoratori, e della morte di milioni di animali: McDonald’s. Strategie di marketing abilmente architettate hanno permesso l’espansione di McDonald’s in 40 paesi, dove l’empatica immagine di Ronald McDonald e il suo Happy Meal, vende ai bambini il gusto per il cibo rapido, associandolo a un’idea di allegria. Questa pubblicità ha avuto un grande successo in diverse parti del mondo, contribuendo agli alti tassi di obesità infantile. L’alimentazione che propone questa impresa è totalmente carente di sostanze nutrienti. Inoltre, questo cibo è conosciuto in tutto il mondo come “cibo spazzatura”, e non è un caso che riceva questo nome. Gli hamburger e i “nuggets” offerti da McDonald’s provengono da animali mantenuti in condizioni artificiali per tutta la loro vita: privati di aria libera e luce solare, vengono ammucchiati al punto da non poter allungare le zampe o le ali (nel caso dei polli), rimpinzati di ormoni per accelerare la crescita e di antibiotici per arrestare le molteplici infezioni alle quali sono esposti a causa delle insalubri condizioni che genera il sovraffollamento. I polli vengono fatti ingrassare al punto che le zampe non sono più in grado di reggere il loro peso. Per la concessione del franchising, McDonald’s acquista a basso prezzo terreni che prima ospitavano boschi tropicali e li deforesta per consacrarli all’allevamento. Offre salari minimi ai suoi dipendenti, approfittando delle minoranze etniche e assumendo minori. I prodotti di McDonald’s, con il loro alto contenuto di grassi, zuccheri e sale, contribuiscono al sovrappeso dei bambini, alla resistenza all’insulina e al conseguente Diabete di Tipo 2. Ah, vi avevo detto che è stata una delle finanziatrici della campagna di George W. Bush? 7. Nestlé Neslté e la sua enorme distesa di crimini contro l’uomo e la natura, come la massiccia deforestazione nel Borneo – l’habitat degli orango è stato seriamente compromesso – per coltivare la palma da olio, l’acquisto di latte dalle fattorie confiscate illegalmente da un despota in Zimbabwe. La Nestlé iniziò a provocare gli ambientalisti con le sue ridicole affermazioni che l’acqua imbottigliata è “ecologica”, da li in poi la sua sinistra rete di controllo e distruzione è andata dipanandosi. Nestlé ha condotto campagne a livello mondiale per convincere le madri dei paesi in via di sviluppo a utilizzare il suo latte per neonati al posto del latte materno, senza fornire le informazioni sui possibili effetti negativi. Pare che Nestlé abbia assunto donne vestite da infermiere per portare gratuitamente il latte in polvere in questi paesi, latte che viene spesso mischiato con acqua contaminata. I mezzi di informazione non hanno parlato dei bambini morti di fame perché, una volta finito il latte, le loro madri non potevano permettersi di comprarne altro. 8. British Petroleum Chi potrebbe dimenticare l’esplosione, nel 2010, di una piattaforma petrolifera nella costa del Golfo del Messico, che causò 11 morti oltre alle migliaia di uccelli, tartarughe marine, delfini e altri animali, distruggendo la pesca e l’industria del turismo della regione? Questo non è stato il primo crimine contro la natura commesso dalla BP. Tra gennaio del 1997 e marzo del 1998, BP ha provocato la bellezza di 104 fuoriuscite di petrolio. Tredici lavoratori della squadra di perforazione morirono nel 1965 durante un’esplosione, 15 in un’esplosione nel 2005. Ancora nel 2005, un traghetto che trasportava lavoratori della compagnia, naufragò provocando la morte di 16 di loro. Nel 1991, la EPA (Agenzia ambientale degli stati Uniti) menzionò la BP come l’impresa più inquinante degli Stati Uniti. Nel 1999 la compagnia fu accusata di uso illegale di sostanze tossiche in Alaska, poi, nel 2010, di aver immesso pericolosi veleni nell’aria, in Texas. Nel luglio 2006 gli agricoltori colombiani ottennero un accordo con la BP dopo averla accusata di ricorrere a un regime di terrore portato avanti dai paramilitari del governo colombiano che proteggevano l’oleodotto di Ocensa. Non c’è modo di far agire correttamente la BP. 9. Monsanto Monsanto, è l’impresa che ha creato e sostiene gli alimenti geneticamente modificati, gli ormoni della crescita per i bovini, l’avvelenamento con prodotti agrotossici. La lista di Monsanto include: la creazione dei semi “suicidi” (Terminator), brevettati allo scopo di generare piante che non producono semi, costringendo così gli agricoltori a ricomprarli ogni anno; l’istituzione di lobby che etichettino con la dicitura “libero da ormoni” il latte e il latte artificiale per neonati (questa dicitura si trova anche se il bovino ha ingerito ormoni della crescita, un comprovato agente cancerogeno); così come un’ampia gamma di violazioni ambientali e della salute umana associate all’uso dei veleni Monsanto – soprattutto l’Agente Arancio. Tra il 1965 e il 1972 la Monsanto ha riversato illegalmente tonnellate di residui altamente tossici nelle discariche del Regno Unito. Secondo l’Agenzia per l’Ambiente, trent’anni dopo, i prodotti chimici stavano ancora contaminando le falde acquifere e l’aria. Monsanto è nota per aggredire i propri agricoltori che invece afferma di “sostenere”, come quando denunciò un agricoltore facendolo incarcerare per aver conservato i semi del raccolto di una stagione per piantarli la stagione seguente. 10. Vale La miniera Vale, transnazionale brasiliana presente in 38 paesi, è la più grande impresa di sfruttamento di minerali dell’America Latina e la seconda a livello mondiale. Tra i vari meriti, spicca quello di aver partecipato allo sviluppo della centrale idroelettrica di Belo Monte, situata ad Altamira, in Brasile. Il progetto, infatti, ha colpito il fiume Xingú, la principale fonte di sostentamento della regione, causando un drastico cambiamento nel paesaggio amazzonico e nella vita di migliaia di popolazioni che vivono lungo le sponde di uno dei principali fiumi del Brasile. A Carajás, nella regione brasiliana di Pará, numerose famiglie sono state sgomberate, hanno perso le loro case e ognuno ha qualche parente morto a causa della costruzione della linea ferroviaria realizzata dall’impresa, denunciata anche per le pessime remunerazioni e condizioni di lavoro dei propri impiegati. Le conseguenze del modo di agire della miniera non si limitano solo al Brasile. Nella regione di Tete, in Mozambico, un’intera popolazione è stata cacciata dalla sua terra affinché l’impresa potesse portare avanti lo sfruttamento del carbone. In cambio l’impresa ha costruito un insediamento in cui le case e i servizi pubblici non sono sufficienti a garantire le condizioni basilari per lo s iluppo della popolazione. Esistono purtroppo molte altre corporazioni che si sono guadagnate tutto il diritto di essere presenti in questa lista, come la Samsung, la Tepco, Barclays, Microsoft, Intel, Sony … ecc. Fonte: http://ecocosas.com/ Link: http://ecocosas.com/eg/las-10-multinacionales-mas-peligrosas-del-mundo/ Scelto e Tradotto per www.comedonchisciotte.org da SILVIA SOCCIO http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=11280

EMERGENZA COLOMBIA: GRAVI VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI DA PARTE DELLA POLIZIA

Missione Umanitaria accerta gravi violazioni dei Diritti Umani a Boyacá. 
Oggi, 24 de agosto de 2013, è partita da Bogotá una missione umanitaria formata da organizzazioni a difesa dei diritti umani e da giornalisti indipendenti, con il fine di effettuare una verifica della situazione dei diritti umani nel Dipartimento di Boyacá, in un momento in cui si svolge lo sciopero nazionale del settore agrario e in cui si sollevano denunce per gravi violazioni ai Diritti Umani ipoteticamente da aderenti alla Forza Pubblica. Nel suo transito per i primi cinque municipi, la Missione ha raccolto un alto numero di denunce, rapporti e materiale probatorio che danno conto degli eccessi nell’uso della forza da parte della Squadra Mobile Anti-Sommossa (ESMAD) della polizia, di agenti dei reparti dei servizi segreti e di appartenenti alla Polizia Nazionale. La Missione ha potuto accertare l’avvenimento di violazioni sistematiche, generalizzate e indiscriminate ai diritti umanidegli abitanti boyacensi e dei partecipanti allo Sciopero del Settore Agrario. A ciò si somma la partecipazione diretta di agenti di questi reparti di sicurezza nel commettere atti vandalici.
Secondo l’informazione ricevuta e a quanto questa Missione ha accertato, denunciamo il fatto che gli abitanti dei municipi visitati subiscono l’instaurazione di uno Stato di Emergenza non dichiarato; che attualmente si ritengono sospese le garanzie e i diritti di quanti vi si imbattono; che sono molteplici le denunce e le chiamate di soccorso che stiamo ricevendo nell’istante in cui si redige questo comunicato (9:30 p.m.) che da conto di quanto accade. Così come delle riunioni intrattenute con le autorità civili, con gli organi di controllo, con le organizzazioni sociali e con gli abitanti in generale siamo venuti a conoscenza dello svolgimento di riunioni tra le alte cariche della Polizia e delle autorità municipali, in cui si sono rese note le denunce che questi ultimi hanno ricevuto, senza che la Polizia desse risposta alle richieste delle autorità amministrative, limitandosi ad annunciare che in questi momenti si trovano in esecuzione ordini di livello nazionale.
A partire dall’informazione documentata dalla Commissione, troviamo che la Forza Pubblica ha commesso molteplici attacchi contro diversi diritti fondamentali come la Dignità Umana, la Vita, l’integrità personale e, in generale, contro le libertà civili e politiche della popolazione.
In modo preliminare, ci permettiamo di sottolineare i seguenti fatti che sono stati documentati dalla Commissione e che saranno oggetto di un rapporto completo da rendersi noto al compimento della vostra visita di accertamento:
  1. Feriti da arma bianca e oggetti contundenti, per fatti in cui sono coinvolti agenti dei reparti antisommossa (EMAD).
  2. Abuso sessuale contro giovani (uomini e donne) da parte di agenti di polizia, oltre a minacce reiterate, originate da questi funzionari, di aggressione sessuale alle donne, spose e figlie degli agricoltori.
  3. Atti di tortura e altri maltrattamenti che coinvolgono l’uso abusivo di gas lacrimogeni in luoghi chiusi, ivi incluso nei centri per l’infanzia occupati da bambini tra i 3 e i 6 anni, allo stesso modo dell’uso di tali oggetti lanciati o destinati in maniera diretta al corpo degli abitanti.
  4. Attacchi contro giovani o minori, in condizione di assen
  5. Spari indiscriminati con armi da fuoco a uso esclusivo delle forze di polizia contro la popolazione, causando diversi feriti, principalmente nelle zone di Germania, Altos de Moral e Puente Boyacá. za di difesa, dato che vengono effettuati fuori dalle manifestazioni e in luoghi solitari.
  6. Il lancio indiscriminato di gas lacrimogeni dagli elicotteri in luoghi dove si concentrano gli agricoltori.
  7. L’ingresso abusivo in luoghi di abitazione e la distruzione dei beni degli agricoltori.
  8. L’identificazione, la segnalazione, la persecuzione e le minacce contro uomini e donne che promuovono e guidano lo Sciopero del Settore Agrario a Boyacá.
  9. La detenzione di massa e abusiva di manifestanti e di altri abitanti in tutto il Dipartimento.
  10. Il saccheggio, il furto di denaro e l’azione di altri delitti comuni per mano della forza  pubblica, con il seguito di membri della Sezione Investigativa Giudiziaria (SIJIN), compreso nella Capitale del Dipartimento.
  11. L’occupazione di beni tutelati dal Diritto Umanitario (DIH), come l’Istituto Educativo Panamericano, la Scuola Nueva Sede Bolivariana e la Scuola Paloblanco, ubicate a Puente Boyacá, a quanto pare con l’autorizzazione del rettore degli stessi istituti..
  12. L’uso di ambulanze per il trasporto di membri dei reparti antisommossa (ESMAD), che costituisce ugualmente una violazione al Diritto Umanitario (DIH), l’uso si simboli umanitari e un grave attacco alla Missione Medica.
Prima di questa situazione, in nome di tutte le Organizzazioni che partecipano alla Commissione di Accertamento dei diritti umani.
ALLERTIAMO
Che di fronte alla mancanza di scenari di concertazione e dialogo in cui si ascoltino gli agricoltori, accompagnato alle direttive di violenta repressione delle manifestazioni, si pongono a grave rischio la vita e l’integrità personale delle comunità.
SOLLECITIAMO URGENTEMENTE
L’accompagnamento e la verifica dell’Ufficio dell’Alta Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, così come la sua intermediazione affinchè si aprano spazi efficaci di interlocuzione e dialogo con le comunità. Allo stesso modo, facciamo appello alla Comunità Internazionale affinchè accompagni e accerti i fatti qui denunciati e solleciti lo Stato colombiano a cessare qualsiasi tipo di aggressione contro i manifestanti e gli abitanti del dipartimento di Boyacá.
ESIGIAMO
Dalle autorità giudiziarie e dagli organismi di vigilanza e controllo che si inizino immediatamente le inchieste penali e disciplinari per questi fatti  che violano i diritti umani.
FACCIAMO UN APPELLO URGENTE  Ai mezzi di comunicazione di massa affinchè diano visibilità alla grave situazione provocata dalla repressione indiscriminata contro la popolazione civile del dipartimento di Boyacá  e divulghino SENZA CENSURA quanto accaduto nella regione, tenendo in conto la propria responsabilità sociale di fronte al diritto all’informazione di tutti i cittadini e le cittadine.
La Missione di Verifica dei Diritti Umani è formata dalle organizzazioni:
Fondazione Comitato di Solidarietà ai Prigiornieri Politici (Fundación Comité de Solidaridad con los Presos Políticos), Osservatorio dei Diritti Umani e della Violenza Politica di Boyacà e Casanre (Observatorio de Derechos Humanos y Violencia Política de Boyacá y Casanare), Centro di Ascolto Psicosociale [Consultorio; ndt] (Centro de Atención Psicosocial), Corporazione Clarettiana Norman Pérez Bello (Corporación Claretiana Norman Pérez Bello), Comitato Permanente per la Difesa dei Diritti Umani (Comité Permanente por la Defensa de Derechos Humanos), Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato (Movimiento Nacional de Víctimas de Crímenes de Estado), Organismo Sociale per la Consulenza e Abilitazione Comunitaria (Corporación Social para la Asesoría y Capacitación Comunitaria), Collettivo degli Avvocati José Albear Restrepo (Colectivo de Abogados José Albear Restrepo), Commissione dei Diritti Umani del Congresso dei Popoli (Comisión de Derechos Humanos del Congreso de los Pueblos), Gruppo Nizkor  (Equipo Nizkor), Giornalisti indipendenti, con il seguito delle Brigate Internazionali della Pace (Brigadas Internacionales de Paz). Appoggia: il Tavolo dei Diritti Umani di Tunja.
Denuncia pubblica: uso eccessivo della forza da parte di agenti della forza  pubblica contro i manifestanti
L’Osservatorio dei Diritti Umani e della Violenza Politica  di Boyacá e Casanare, la Campagna contro l’arresto abusivo, la persecuzione giudiziaria e la criminalizzazione della protesta sociale in Colombia, l’Associazione Zoscua e la Fondazione Comitato di Solidarietà ai Prigionieri Politici, denunciano l’uso eccessivo di agenti della forza pubblica contro i manifestanti che partecipano dal 19 di agosto allo sciopero nazionale illimitato del settore agrario convocato da diversi mesi da parte degli agricoltori in varie regioni del paese. Finora sono state arrestate almeno 98 persone e gli agricoltori ci hanno informato di gravi abusi e aggressioni da parte  dei membri della polizia nel tentativo di mettere fine alle proteste, fino al punto di aver già causato la morte  di una persona.  Dopo 4  giorni dall’aver iniziato lo sciopero del settore agrario, uno dei casi più complessi è quello che si presenta nella cosiddetta dispensa colombiana di “Boyacá”, dipartimento che produce alimenti destinati per una grande percentuale della popolazione colombiana.
Al contempo esistono numerose denunce provenienti dagli abitanti di questo dipartimento, che rendono nota l’aggressione di agricoltori da parte delle uniformi del reparto antisommossa (ESMAD) utilizzando armi da fuoco e da taglio, bastoni e scosse elettriche; allo stesso modo avrebbero fatto irruzione in momenti in cui gli agricoltori erano indifesi e fuori dalla manifestazione, gettando via i loro alimenti, minacciandoli di morte e bastonandoli brutalmente. Hanno usato anche elicotteri per sparare gas lacrimogeni sui manifestanti in maniera indiscriminata.
In seguito, alcune delle aggressioni di cui l’informazione della comunità ci ha portato a conoscenza:
- Il 19 agosto una persona che si spostava  in moto ha ricevuto in faccia un gas lacrimogeno scagliato dal reparto antisommossa (ESMAD); questa persona, dopo esser caduta violentemente, è morta.
- Il 19 agosto nella zona di Germania (via Bogotá – Tunja), durante la notte il reparto antisommossa (ESMAD) ha fatto irruzione mentre gli agricoltori dormivano, attaccando e ferendo 15 persone; una di loro ha riportato ferite d’arma  da fuoco a una gamba e gli altri sono stati feriti con armi da taglio, bastoni e coltelli. Il reparto antisommossa è entrato nelle loro case e ha rubato il denaro degli agricoltori.
- Il 19 agosto, di sera, ci sono stati scontri nella città di Duitama, nella zona conosciuta come la “Y”. Dopo la protesta e ripetendo le azioni di abuso di potere, hanno eseguito una perquisizione in un alloggio colpendo le persone che si trovavano dentro, e tra questi, due  donne – una di loro incinta – e un bambino.   – Il 19 agosto, durante la notte, nel municipio di Ventaquemada, il reparto antisommossa ha aggredito senza motivo la popolazione che non stava manifestando e che si trovava nel perimetro urbano; là, hanno colpito donne, bambini, anziani e agricoltori. Hanno pure  minacciato giovani e donne dicendo: “boyacensi figli di p., dove stanno le donne da violentare”.
- Il 20 agosto, durante la notte, nel punto del blocco tra Ramiriquí e Jenesano, diversi agricoltori sono stati violentemente aggrediti dal reparto antisommossa Esmad, che ne ha lasciati 7 di loro con gravi lesioni oltre a tagli e colpi alla testa, alle orecchie e al volto.
   – Il 21, di mattina, nella via di Tunja – Ponte di Boyacá, il reparto antisommossa, dopo aver fatto scendere un uomo e una donna da una moto li hanno obbligati a levarsi i vestiti, lasciandoli nudi; quindi sono stati picchiati e intimoriti. Da un’altra parte, sul marciapiede El Moral, il reparto antisommossa è entrato in un alloggio rompendo i vetri e sparando vari gas lacrimogeni al suo interno, dove si trovavano diverse persone e due bambini, uno di 1 anno e l’altro di 3 che hanno avuto bisogno del pronto soccorso e del trasporto in ambulanza a Tunja.  Sul Ponte di Boyacá, il reparto antisommossa si è scagliato contro un ristorante che si trovava fuori servizio, rompendo i vetri e sparando i gas. Lo stesso metodo dell’ 1:30 pm dello stesso 21 agosto, quando forze riserviste della polizia dell’ Estun (antisommossa di Tunja) hanno lanciato pietre e bottiglie di fronte all’Università Pedagogica e Tecnologica della Colombia a Tunja (UPTC), contro gli studenti che marciavano in appoggio allo sciopero. L’Estun ha usato le fionde contro i passanti.
- Il 21 agosto, nella zona di Germania, durante la notte, l’agricoltore Teófilo Andrés Pérez Correales è stato ferito al torace con un’arma da fuoco da agenti della forza pubblica.
- Il 21 agosto, nel municipio di Ventaquemada – Boyacá - sono stati usati elicotteri per sparare gas in maniera indiscriminata sulla popolazione civile.
Oggi, alle 12:30 pm, sul marciapiede Germania, membri dell’antisommossa Esmad, hanno investito la folla, sono entrati di nuovo nelle case, hanno lanciato granate stordenti e molti proiettili di gas. In quel caso, è risultata gravemente ferita la signora Claudia Marina Urbano Cárdenas al quarto mese di gravidanza e che sta per perdere il bambino; come pure è rimasta gravemente ferita sua figlia Anyi Gabriela Bautista di 2 anni; entrambe si trovano all’Ospedale San Rafael de Tunja. C’è molta più gente che è stata aggredita direttamente nelle proprie abitazioni, risultato dell’uso dei gas.
- Il 21 agosto, nei municipi di Ubate e Simijaca, si sono verificati diversi soprusi. Si sono avuti 7 arrestati torturati e picchiati nella stazione di polizia; alcuni presentano lesioni alla testa e in diverse parti del corpo. Sono stati già liberati.
- Il 21 agosto, a Ventaquemada alle 5:00 pm, il reparto antisommossa Esmad, ha aggredito e travolto con forza la popolazione civile. Sono entrati nelle case tirando granate stordenti e molti proiettili di gas; sono entrati in un asilo, hanno lanciato gas e travolto i bambini. È risultato ferito anche un anziano che stava in una delle case – il cui cognome è Vanegasestá.
- Il 21 agosto, ai confini dei marciapiedi El Páramo e El Tobal, del municipio di Tutazá, durante la mattinata, circa 30 agricoltori si sono ritrovati riuniti a organizzare e a partecipare pacificamente allo sciopero attraverso una giornata culturale in cui si sarebbero usati strumenti musicali a corda e bevuto vino rosso caldo (vin brulè) per vincere il sonno.
Stavano pure preparando tranquillamente il cibo per la colazione. Alle 5:30 am sono arrivati circa cento uomini, dalle fattezze sembravano dell’Esmad, guidati, secondo le versioni del procuratore locale, dal comandante della Polizia di Duitama.
Prima di questa situazione, alcuni agricoltori avevano cercato di andarsene disperdendosi nella zona. D’accordo con testimoni, i poliziotti hanno calpestato le pentole con il cibo, le tende da campo e gli strumenti musicali, lasciando il tutto inservibile. Allo stesso modo hanno picchiato con calci e bastonate diversi abitanti che non sono riusciti a scappare; alcune vittime assicurano di essere state sottoposte a tortura e a scariche elettriche, persino da indifesi.
  Anche i testimoni confermano che gli appartenenti della Polizia Nazionale gridavano loro:“uccidiamoli per averci fatto venire in questo posto”. I poliziotti hanno violato il domicilio privato della signora Cleolina Hernández e lì hanno commesso diversi abusi; il signor Marcolino Gonzales Ravelo si è trovato a essere trasferito in ambulanza verso un centro ospedaliero a causa dei gravi traumi subiti; il signor Nelson Verdugo Gómez ha dichiarato di essere stato costretto, torturato con scariche elettriche e, mentre lui chiedeva loro di considerare il proprio comportamento, uno dei poliziotti gli ha gridato: infiliamogli diciotto colpi nello stesso buco. Quest’ultima vittima si trova in grave condizioni di salute.
L’uso smisurato e brutale della forza da parte degli operativi, ha colpito, inoltre, le seguenti persone: Jorge Hernández, Cleoelina Hernández, Edwin Gomez, Fredy Ravelo, Milciades Gallo, Ricardo Castro y Juan Paredes Moreno. Successivamente, nel luogo dove sono avvenuti i fatti, era presente il signor Orlando Ojeda Benavides, che ha potuto osservare che lì si trovavano 20 poliziotti circa; ha ricevuto minacce e una delle uniformi gli ha dichiarato:
“possiamo fare ciò che vogliamo; siete tanto indifesi che neanche la stampa viene da queste parti”.
- Gli studenti dell’Università Pedagogica e Tecnologica della Colombia – Uptc – hanno manifestato il proprio appoggio alo sciopero. Tuttavia, mercoledì 21 agosto, dopo essere entrati abusivamente nel campo sportivo del campus, il reparto antisommossa Esmad ha proceduto ad arrestare abusivamente 4 giovani che stavano giocando a calcio. Il 22 agosto, l’Esmad è entrato nuovamente nell’Università e dopo ci hanno informato che la polizia ha ostacolato l’arrivo di un’ambulanza che doveva soccorrere uno studente ferito.
Di fronte a queste evidenti situazioni delle violazioni dei diritti umani:
Esigiamo che le autorità nazionali cessino l’uso della forza contro i manifestanti che esercitano il diritto legittimo alla protesta e che garantiscano i loro diritti fondamentali… Facciamo richiesta alla comunità internazionale e alle altre organizzazioni in difesa dei diritti umani e della comunità internazionale, di seguitare a porre attenzione alla situazione dei manifestanti e di esigere che le autorità nazionali cessino le aggressioni e l’uso indiscriminato, eccessivo e sproporzionato della forza contro i manifestanti, adempiendo alle norme in materia di diritti umani.
Sogamoso, Boyacá, 23 agosto 2013.
Le vostre decisioni possono essere inviate a:
JUAN MANUEL SANTOS Presidente della Repubblica Casa de Nariño Carrera 8 No. 7 -26 edificio amministrativo via 7 no. 6-54 Bogotá D.C. Colombia- centralino (571) 5629300 E-mail: fsantos@presidencia.gov.co
ANGELINO GARZÓN Vicepresidente della Repubblica Strada 8 No.7-57 Bogotá D.C.
Telefoni (571) 4442120, 4442122 E-mail: contactovicepresidencia@presidencia.gov.co
FERNANDO CARRILO FLOREZ Ministro dell’Interno Strada 8° no. 7 – 83 Bogotá D.C. (571) 2427400 E-mail: servicioalciudadano@mininterior.gov.co
EDUARDO MONTEALEGRE LYNETT Procuratore Generale della Nazione (esecutivo) Diagonale 22B No. 52-01 (ciudad salitre) Bogotá D.C. centralino: 57(1) 5702000 – 4149000 E-mail: contacto@fiscalia.gov.codenuncie@fiscalia.gov.co
JORGE ARMANDO OTÁLORA GÓMEZ Difensore Civico Via 55 No. 10 – 32 Bogotá D.C. (571) 3147300 defensoria@defensoria.org.co  secretaria_privada@hotmail.com
ALEJANDRO ORDÓÑEZ Procuratore Generale della Nazione (ispettivo) Strada. 5 No.15 – 60 Bogotá D.C. 018000 910 315 – Linea ridotta: 142 – PBX: (571) 5878750 Email: quejas@procuraduria.gov.co dcap@procuraduria.gov.co / webmaster@procuraduria.gov.co
Tradotto da Francesco Giannatiempo per TLAXCALA 

Fukushima: le autorità parlano di catastrofe planetaria

By Edoardo Capuano - Posted on 24 agosto 2013
FukushimaIl mondo si è distratto ma farebbe bene a preoccuparsi per quanto sta accadendo in Giappone nell'area della centrale nucleare di Fukushima. Inizialmente, le autorità giapponesi avevano classificato la gravità della recente perdita di materiale radioattivo al livello 1, il più basso, su una scala di 7 livelli.
Ma alla fine l'autorità nucleare ha dovuto ammettere la pericolosità dell'accaduto. L'agenzia di stampa Kyodo ha reso noto che una pozza di acqua contaminata rinvenuta nel sito sta emettendo 100 millisievert di radiazioni all'ora.
Intervistato dall'agenzia Reuters, Masayuki Ono, il general manager della Tepco, la società proprietaria del sito, ha ammesso che “100 millisievert l'ora sono il limite di esposizione accumulata nell'arco di cinque anni dai dipendenti che lavorano per la centrale; dunque, si può dire che abbiamo rinvenuto livelli di radiazione abbastanza forti da colpire un individuo con una dose di radiazione di cinque anni in un'ora”.
Il problema e che l'acqua radioattiva presente nel terreno di Fukushima si sta ormai riversandonel mare, e fino a 40.000 miliardi di becquerel (unità di misura del Sistema internazionale dell'attività di un radionuclide, con 1 Bq che corrisponde ad 1 disintegrazione al secondo) si stanno riversando nell'Oceano Pacifico.
La stessa Tepco ha dovuto ammettere che tra i 20.000 e i 40.000 miliardi di becquerel di trizio (isotopo radioattivo) si sono riversati nell'oceano.
Alle devastanti e inquietanti devastazioni ecologiche si sommano anche quelle economiche, particolarmente dolorose per un Giappone che solo adesso sembrava riprendersi dalla crisi e dalla stagnazione che lo avevo colpito nel 1997.
Sui mercati infatti si è diffuso il panico e alla Borsa di Tokyo i guadagni accumulati sino a quel momento sono evaporati completamente segnando il tracollo improvviso di 250 punti dell'indice azionario Nikkei 225 in seguito alle notizie sulle fuoriuscite radioattive da Fukushima.

lunedì 26 agosto 2013

Il progetto Blue BeamPer l'instaurazione di una religione mondiale

L'infame "Blue Beam Project" - architettato dalla NASA in tre differenti fasi operative - si prefigge di accelerare l'instaurazione di una

NUOVA RELIGIONE MONDIALE

di stampo naturalistico - satanistico. La diffusione di una nuova religione "unica" è considerata dalle elite un imprescindibile basamento ideologico su cui fondare il cosiddetto

NUOVO ORDINE MONDIALE

La mancata unificazione di tutti i credo religiosi - infatti - costituirebbe un ostacolo insormontabile rispetto ai piani di unificazione politica e sociale dell'intera popolazione planetaria.

La PRIMA FASE operativa riguarda il "ritrovamento" di antichi reperti archeologici in alcune precise zone del pianeta (in alcuni casi a seguito di sommovimenti geologici provocati artificialmente), reperimenti talmente rivoluzionari da sancire la definitiva smentita di tutte le "certezze religiose" coltivate fin'oggi dalle popolazioni mondiali (fossili di dinosauro? - nuovi Vangeli?).

Ogni nazione dovrebbe così essere indotta a credere di avere male interpretato per secoli la propria dottrina religiosa. La preparazione psicologica rispetto a tale primo segmento è riscontrabile in numerosi film e documentari atti a sostenere la sostanziale "infondatezza" della cosmogonia creazionistica e l'incompatibilità dei tradizionali dettami religiosi con la natura umana (tra i tanti: ZEITGEIST, Religious, Sex Crimes and Vatican, il Codice Da Vinci ed il recente Codice Genesi).

In definitiva, obiettivo del primo segmento operativo è quello di distruggere le convinzioni (argomento approfondito nel post "Spiritualità Sotto Assedio" n.d.t.) di cristiani e musulmani anche mediante alcune "prove inconfutabili" provenienti da un remoto passato.
vedi: "Gesù non è morto sulla croce", scoperto Vangelo in Turchia
http://www.net1news.org/ges-non-morto-sulla-croce-scoperto-vangelo-in-turchia.html 

La SECONDA FASE operativa prevede l'apparizione nei cieli di numerose località sparse intorno al mondo, di enormi immagini "DIVINE". Il tutto sarà realizzato sfruttando la teconologia degli ologrammi tridimensionali proiettati mediante raggi laser e resi "parlanti" mediante sofisticati strumenti di proiezione del SUONO.

La proiezione sarà effettuata direttamente dai satelliti orbitanti, usando come "schermo" uno strato di sodio fluttuante a circa 100 chilometri dalla superficie terrestre. La stessa tecnologia sarebbe già stata adoperata per fare comparire almeno una parte dei numerosissimi oggetti volanti non identificati.

Obiettivo di tali messe in scena sarà quello di fare apparire il "NUOVO MESSIA" - Maitreya, il maestro illuminato - che con le sue parole inaugurerà l'istituzione della nuova religione mondiale.

In ogni parte del pianeta i fedeli di ogni religione assisteranno alla trasfigurazione della propria divinità adorata (Gesù, Maometto, Buddha, Krishna, ecc.) nella figura della nuova divinità. Costei spiegherà che il fine della religione sia quello di unire i popoli, e non di separarli, e di come i dettami della antiche scritture e tradizioni siano stati fraintesi ed equivocati, conducendo fratelli a combattere contro fratelli.

(guarda il VIDEO sulla realtà aumentata)

Le antiche religioni dovranno perciò essere abolite, in quanto menzognere, e sostituite

 da una nuova
UNICA RELIGIONE UNIVERSALE.



L'evento appena descritto si verificherà in un momento di diffusa anarchia, incertezza e paura scatenata da una enorme catastrofe "naturale" (asteroide? tempesta solare?) verificatasi su scala mondiale.

La TERZA FASE operativa avrà a che fare con le nuove tecnologie di comunicazione telepatica: le microonde ELF (extremely low frequency), VLF (very low frequency) ed LF (low frequency).

Attraverso un bombardamento di impulsi di radiazione ogni singolo individuo del pianeta sarà persuaso di avere un rapporto di comunicazione diretta con il nuovo dio. Il bombardamento sarà effettuato mediante satellite, e provocherà una profonda interazione con il pensiero individuale, formando il fenomeno attualmente denominato "pensiero diffuso artificiale." Lo studio e l'utilizzazione delle tecnologie anzidette, adoperate anche per il famigerato programma "MK-ULTRA" sono stati dimostrati in numerose occasioni.

A tal proposito, è utile citare una conferenza che ebbe luogo nel gennaio 1991 presso l'Università dell'Arizona, dal titolo "Ricerche avanzate della Nato in materia di sistemi biomolecolari." Alcuni argomenti affrontati dalla conferenza scatenarono le proteste degli astanti, spaventati dal potenziale abuso che i governi avrebbero potuto fare delle tecnologie presentate. In quella occasione gli scienziati accennarono alla capacità acquisita da parte degli Stati Uniti, di rendere cieche, sorde o mute le persone solo mediante la trasmissione di determinati impulsi magnetici. 

Alcune delle anzidette tecnologie sono attualmente operative ed utilizzate dalla CIA, la NSA e l'FBI per scopi politici e militari, compresa la creazione di "candidati manciuriani." Esse si basano su una metodologia del tutto nuova di studio del cervello e del sistema neuro-muscolare, ed agiscono mediante impulsi di radiazione trasmessi a bassissime frequenze. La sperimentazione dei sistemi biomolecolari continua ad avere luogo sui detenuti di Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Australia, Germania, Francia (Arancia Meccanica, film di Stanley Kubrick del 1971 trattava questo argomento n.d.t.).

E' utile riportare quanto dichiarato nel 1970 dallo psicologo James V. McConnel in una intervista rilasciata alla rivista "Psychology Today."

"Presto giungerà il giorno in cui saremo capaci di combinare la deprivazione sensoriale con l'azione ipnotica di alcune droghe ed il meccanismo "educativo" basato sulla dicotomia ricompensa-punizione. A quel punto potremo raggiungere un controllo pressochè assoluto sul comportamento di un individuo, ed ottenere molto rapidamente ed efficacemente un "positivo" lavaggio del cervello che ci consentirà di riprogrammare indole e personalità di qualsiasi individuo."

Quanto appena detto, sta alla base della filosofia sociale delle Nazioni Unite, secondo la quale


nessuno dovrebbe potersi dire "possessore" di una propria personalità.

Qualsiasi personalità "antisociale" dovrebbe considerarsi "abusiva" e dunque 

suscettibile di "miglioramenti" impositivi da parte degli enti preposti. Tutto ciò - naturalmente - per poter soddisfare le esigenze "collaborative" richieste dal nuovo

 ordine mondiale.


Vi suggerisco di prendere seriamente in considerazione tali informazioni, prima di respingerle come frutto di un fanatico cospirazionista. Vi suggerisco di informarvi circa il chip trasmettitore prodotto dalla compagnia Loral Electro-Optical System con sede in Pasadena, California. Tale trasmettitore, che opera sulle stesse frequenze del sistema nervoso umano, fu commissionato dal generale Leonardo Perez in nome e per conto della aviazione militare statunitense, che era alla ricerca di un'arma che fosse in grado di trasmettere impulsi di sfiducia nella mente del nemico ed impulsi di fiducia in quella delle truppe amiche.

Si sospetta che la tecnologia ELF sia stata adoperata nel 1970 contro una donna britannica la quale protestava troppo "animosamente" contro l'installazione di missili cruise presso la base militare di Greenham Common (se è per questo esiste la possibilità che tali sperimentazioni siano già in corso d'opera da molti anni in tutto il mondo, e più precisamente dal momento in cui persone completamente normali hanno iniziato ad uccidere per futili motivi i propri congiunti, famigliari e vicini di casa, casi ormai molto frequenti, di cui sentiamo parlare quotidianamente in tutti i notiziari - n.d.t.).

Questa arma è in grado di causare la totale deprivazione sensoriale di un individuo, al punto che il soggetto non sia più in grado di udire i propri stessi pensieri. La metodologia scientifica utilizzata dalla tecnologia ELF è stata descritta in moltissime pubblicazioni del Dipartimento della Difesa statunitense, tra cui uno intitolato "Spettro elettromagnetico e conflitto a bassa intensità", stilato del capitano Paul E. Tyler, comandante medico della marina degli Stati Uniti, incluso in una raccolta di saggi dal titolo "Bassa intensità e moderne tecnologie di modifica", a cura del tenente colonnello David G. Dean. La raccolta è stata pubblicata nel 1986 da parte delle edizioni "Air University Press."

Nel suo libro "The Body Electric", il candidato premio Nobel Robert Baker descrive una serie di esperimenti condotti nel 1960 dallo scienziato Allen Frie, in cui il funzionamento della manomissione mentale è stato pienamente dimostrato. Così come gli esperimenti condotti nel 1973 dal dottor Joseph Sharp, che vi si sottopose personalmente, dimostrando di poter udire e comprendere messaggi inviatigli in una eco-camera attraverso una serie di audiogrammi ad impulsi a microonde. Baker concludeva il libro con alcune considerazioni circa il pericolosissimo potenziale di una tal sorta di tecnologia, che potrebbe "fornire istruzioni non rilevabili ad un assassino inconsapevole e programmato in tal senso." Allen Frie ha inoltre notato come sia possibile accelerare, decelerare o arrestare il battito cardiaco di una rana sincronizzando il fascio di impulsi a microonde con il ritmo del cuore dell'animale.

Un altro libro del 1978, scritto da James C. Lynn ed intitolato "Microwave Auditory Effect and Application" descrive come sia possibile trasmettere delle voci perfettamente udibili, direttamente nella mente di un individuo. Nel dicembre 1980 venne pubblicato sul periodico "US Army Journal" un articolo dal titolo: "The New Mental Battlefield: Beam Me Up, Spock", a cura del tenente colonnello John Alexander.

Scrive Alexander:
"... Numerosi esempi dimostrano incredibili progressi in tali aree. Il trasferimento di energia da un organismo all'altro; la capacità di trasmettere o guarire una malattia a distanza; la capacità di indurre la morte a distanza in modo tale che non sia riscontrabile una causa apparente del decesso; la modificazione del comportamento mediante strumenti telepatici, che consente di indurre uno stato ipnotico fino ad una distanza di 1000 chilometri, questi sono tutti obiettivi già conseguiti." Alexander conclude:

"Se sarà possibile alimentare il pensiero artificiale multigenico mediante satellite, 

a quel punto il CONTROLLO MENTALE dell'intero pianeta sarà a portata di mano."



Ecco, tornando al Blue Beam Project, la terza fase a cui accennavamo paragrafi addietro è denominata proprio "Electronic Telepathic Two Way Communication."



Fintanto che la gente non si renderà conto che questo genere di tecnologia non è fantascienza, ma esiste realmente, essa correrà un gravissimo pericolo. Perchè arriverà la notte in cui nel cielo compariranno immagini meravigliose e sconvolgenti, che preannunceranno l'avvento del nuovo messia, ed in molti non saranno adeguatamente preparati ad affrontare la situazione, vedere il tranello, e salvarsi la vita.



link all'articolo originale: http://www.thewatcherfiles.com/bluebeam.html


Realtà aumentata - non tutto ciò che vedi è reale

Fonte : http://www.timmylove.altervista.org/tl/nom/bluebeam.html

domenica 25 agosto 2013

Le straordinarie rocce viventi della Romania

Nonostante l’umanità si sforzi di cercare la vita extraterrestre nello spazio, la Terra rimane il luogo più “alieno” con il quale abbiamo a che fare. Tra i numerosi, affascinanti misteri della natura, uno tra i più incredibili è quello delle “Rocce Viventi”!


E’ difficile immaginare una roccia capace di crescere, soprattutto perché associamo il fenomeno della crescita agli organismi appartenenti al regno vegetale e a quello animale, non certo al regno minerale.

In Romania, a circa 35 km da Ramnicu Valcea, si trova uno dei più interessanti musei della romania, una riserva naturale trasformata in un museo a cielo aperto, il Muzeul Trovantilor. Le esposizioni mostrano una raccolta di pietre molto strane e misteriose chiamate “trovants“. Queste straordinarie rocce sembrano essere state scolpite da uno scultore molto abile.

La particolarità di queste pietre è che possono essere considerate “vive“, nel senso che quando entrano in contatto con l’acqua, sono capaci di riprodursi e di crescere, proprio come un essere vivente biologico. Dopo uno pioggia molto intensa, i trovants partendo da strutture di 6-8 millimetri, possono arrivare a formare rocce fino a 6-10 metri di diametro. Inoltre, come accade per le rocce della Death Valley in California, i trovantssono capaci di spostarsi da un luogo all’altro. Un vero rompicapo per gli scienziati!


Il termine “trovants“, in rumeno, significa “sabbia cementata” e ben descrive la forma e la consistenza di queste rocce. I geologi pensano che queste straordinarie pietre siano comparse nell’area circa 6 milioni di anni fa, a seguito di una qualche potente attività sismica. I ricercatori ritengono che la causa dell’aumento delle dimensioni del volume delle pietre sia causato dall’alta concentrazione di sali minerali che si trova nell’impasto che le compone. Quando l’acqua entra a contatto con queste sostanze chimiche, si determina un aumento della pressione interna che genera la caratteristica crescita.

Tuttavia, nonostante gli sforzi degli scienziati, non si è riuscito ancora a trovare una spiegazione logica per la quale le rocce presentano delle ramificazioni che ricordano le radici dei vegetali, forse necessarie a raccogliere l’acqua che le tiene “in vita”. Se si prova a sezionare una roccia, al loro interno è possibile ammirare dei caratteristici cerchi concentrici, proprio come gli alberi.


Forse ci troviamo di fronte ad una nuova forma di vita di tipo inorganico. I residenti della zona sono a conoscenza delle trovants da sempre, ma senza avergli mai dedicato particolare attenzione. Anzi, molto spesso, queste strabilianti rocce sono state utilizzate come materiale di costruzione. Il Muzeul Trovantilor è gestito dall’Associazione Kogayon ed è sotto il patrocinio dell’UNESCO. Ancora una volta, non possiamo non meravigliarci di fronte alla bellezza e alla fantasia dell’Universo.

Fonte : http://pianetablunews.wordpress.com/2012/09/10/le-straordinarie-rocce-viventi-della-romania/#more-5872

venerdì 23 agosto 2013

TALI DI TALI

 E' UN FILM DI DUE ORE SULLA TRUFFA DEI FARMACI... HO SCRITTO I TESTI DI QUESTO SECONDO FILM ON LINE... AD ESEMPIO - IL COLESTEROLO NON E' LA CAUSA DELL'INFARTO... MA PER VENDERCI I FARMACI CI FANNO CREDERE IL CONTRARIO...E LA PRESSIONE ? I VALORI DELLA PRESSIONE ERANO ALTRI SONO STATI CAMBIATI PER LE CASE FARMACUETICHE PER FAGLI VENDERE PRODOTTI CONTRO LA PRESSIONE... BUONA VISIONE -https://vimeo.com/67843184

Ci siamo, arriva l'auto ad aria 7000 euro e 100 km con 1 euro

Tutto pronto: entro la metà del prossimo anno sarà in vendita l'attesissima auto ad aria, una macchina che nel serbatoio ha solo aria compressa, il sogno di tutti in un periodo di caro-carburante. La  Motor Development International (MDI), con sede in Lussemburgo, è infatti ormai a un passo dal lancio commerciale e in anteprima a Repubblica.it ha rilasciato tutte le informazioni di dettaglio sul suo progetto (che pubblichiamo integralmente come Pdf 1 - 2 - 3 ). Niente più segreti quindi. Si sa che costerà appena 7000 euro e che il primo modello ad arrivare sarà una city car, seguito poi da una gamma infinita di modelli, dalla berlina da famiglia alla piccola, dalla vetturetta per 14enni al Bus, passando per il veicolo commerciale, il trattore e il container. Non manca nulla, perfino un motore da attaccare a casa ad una presa di corrente per usarlo come generatore in caso di emergenza.

Evidentemente l'accordo stretto con la Tata nel gennaio del 2007 ha dato i suoi frutti e  -  soprattutto  -  la spinta giusta per passare dalla teoria alla pratica. "La prima auto ad aria ad arrivare sarà l'AirPod e sarà omologata come quadriciclo leggero "grande", quello per 16enni. 
Poi ci sarà anche una versione baby, per i 14enni, e quindi una macchina vera - spiega lo stesso Cyril Negre, responsabile tecnico dell'auto ad aria della Mdi, il figlio di Guy Negre il fondatore della MDI - la sfida è lanciata".

Quando parla di 'lanciare' a che mercato si riferisce? 
"All'inizio l'AirPod sarà consegnata in Francia e daremo la precedenza a chi l'ha già ordinata, poi sarà la volta di tutti i Paesi europei. Ma il concetto di commercializzazione per noi è un po' diverso: non avremo concessionarie, ma tante fabbriche".

Cioè chi la produce la vende anche?
"Si, esatto, nessuna concessionaria, ma officine: produciamo là dove vendiamo. Con vantaggi infiniti, economici, sociali. Pensi solo al fatto che un costruttore normale deve farsi carico di una logistica enorme perché produce in un solo posto e poi è costretto a spedire in tutto il mondo. Noi no. Da noi chi produce vende. Non paghiamo commissione al concessionario perché è la stessa fabbrica che vende la macchina, e questo abbassa enormemente i costi".

Si, ma dovrete avere diverse fabbriche, sparse per tutta Europa. E poi, scusi, perché prima parlava di vantaggi 'sociali'?
"I nostri piani di sviluppo sono molto precisi. Pensiamo di aver bisogno di 25 piccole fabbriche in Francia e 20 in Italia. Abbiamo già diversi contatti con molte aziende interessate a produrre le MDI". 

E il 'sociale'?
"Deve vedere il progetto da un'angolazione diversa, complessiva. Immagini di produrre un certo numero di auto in una sola officina o in 50 fabbriche sparse per tutta Europa. Nel secondo caso facciamo del bene perché serve il 30% di forza lavoro in più. Sembra uno svantaggio, ma è una grande vantaggio perché si entra nel tessuto sociale delle città, si dà forza alle famiglie. E poi non dimentichi che per fare ecologia, oggi, non  basta fare macchine pulite, ma è necessario fare macchine che costano poco. E che richiedono poca energia per essere prodotte. Proprio quello che facciamo noi. In più non trasportiamo macchine finite qua e là per l'Europa. Le produciamo in loco, questo riduce ulteriormente le emissioni (e i costi) del ciclo produttivo".

Quante macchine riesce a produrre ogni officina?
"Circa 7000 macchine".

Sta dicendo che solo in Italia volete produrre 140 mila pezzi l'anno?
"Si, alla fine è questo l'obiettivo. E sono stime prudenti perché quando la gente conoscerà il nostro prodotto ci sarà un vero boom della domanda. La macchina costa poco, ma soprattutto costa pochissimo da usare, meno di 1 euro per fare 100 km. E poi il nostro concetto produttivo avvicinerà il pubblico al prodotto. Questi numeri fanno impressione ma se li distribuisce su 20 fabbriche il discorso è diverso. Oggi nessuno si può svegliare e trasformare in costruttore. L'unica strada è quella di creare tante piccole officine. Distribuendo il know how, non macchine fatte, è tutto più facile e veloce".

Le fabbriche saranno veri stabilimenti o solo fabbriche cacciavite? Ossia produrranno davvero o assembleranno solo pezzi che arrivano da fuori?
"No, saranno assolutamente fabbriche vere. Dove l''80 per cento della macchina viene prodotta in loco".

Veniamo ai luoghi comuni. L'accusa più diffusa è che per comprimere l'aria serve un sacco di energia.
"Si, ma il discorso vale anche per l'auto elettrica dove l'immagazzinamento dell'energia costa tantissimo. In realtà se analizza il progetto completo, noterà che le nostre auto sono ultra economiche. Tenga presente che una bombola fa 20 mila cicli, pari a 2 milioni di chilometri, quindi dura più della macchina, e questo è molto importante perché ha un riflesso diretto sui costi. Molto spesso la gente dirà che non c'è energia nell'aria compressa. E' vero, ce ne è poca. Ed è vero che per comprimere l'aria serve più energia che per caricare una batteria. Ma poi per funzionare un'auto ad aria brucia meno energia perché è leggerissima, per cui nel ciclo 'dal pozzo alla ruota' la tecnologia auto-ad aria è vincente".

Torniamo alla macchina. Si può caricare in due minuti in una stazione di servizio specifica o in tre ore ad una normale presa di corrente. A bordo quindi c'è un compressore? 
"No, è lo stesso motore che spinge la macchina che funziona anche da compressore: non c'è motore e compressore, ma c'è solo un elemento che fa tutto. E che - volendo - può anche funzionare come generatore di corrente per appartamenti. Noi lo chiamiamo motore/alternatore. Bello no?". 

Forse troppo... A questo punto c'è una sola domanda possibile. Come si fa a comprarla?
"Basta andare sul nostro sito (www.mdi.lu) e aderire al sistema di pre-ordini. Tutto molto semplice".

Ma avere una gamma pazzesca, tante officine diverse, non rischia di complicare tutto?
"No, affatto. Anzi, le officine sono simili, ma usano tecnologie differenti. Quando i numeri di vendita crescono cambia il modo di produrre".

Qual è stata la cosa più complicata da realizzare?
"Il motore e la tecnologia. Poi una volta stabilito questo è stato tutto facile. Va detto però che per passare dalla vetturetta AirPod alla macchina grande (la AirOne) abbiamo dovuto mettere a punto un sistema che noi chiamiamo a doppia energia. Ossia fra la bombola e il motore c'è un piccolo motore benzina o diesel. Questo bruciatore (fuori dal motore ad aria) scalda l'aria prima del motore, quindi aumenta l'autonomia. La scalda a 600 gradi e non dà emissioni nocive, solo un po' di CO2, ma consente di triplicare l'autonomia quindi 350 km circa con consumi ridicoli: mezzo litro per fare 100 km". 

Parliamo di potenze e prestazioni.
"La piccola AirPod ha 7 Kw, ma una coppia completamente piatta di 45 Nm e una velocità massima di 80 Km/h. L'AirOne invece ha un motore da 15 Kw e fa i 100 orari. Ma è una macchina molto più grossa, pesa 400 kg. E poi c'è l'AirCity - ancora più grande - che non è più un quadriciclo leggero ma una macchina vera, fa i 130 orari ed ha con 25 Kw di potenza".

E' vero che la tecnologia dei veicoli ad aria compressa è antica?
"Si, c'erano carrelli nelle miniere che funzionavano così già nel 1870 e i francesi a inizio secolo fecero anche un tram, poi però arrivò il motore a scoppio...".

A proposito di motore a scoppio. Quelli fanno il pieno dai benzinai, in Italia ne abbiamo 20 mila. Le vostre stazioni di servizio invece?
"Sono tutte da fondare. Possono ricaricare una macchina in due minuti, ma non sono adatte ai privati, costerebbero troppo. Nel nostro progetto una stazione può rifornire fino a 85 macchine al giorno. Due minuti per riempire il serbatoio, poi il resto per pagare". 

Ma 85 pieni al giorno sono circa 100 euro, come fa a vivere un erede del vecchio benzinaio?
"Quel costo si riferisce a chi fa il pieno a casa, attaccandosi alla rete domestica di elettricità. Se si fa rifornimento in una stazione di servizio il costo è doppio, sono circa due euro. Sempre pochissimo, ma garantisce un buon margine di guadagno per il distributore perché noi li aiutiamo nella realizzazione dell'impianto. Una stazione di servizio normale, con compressori standard, costerebbe circa 130 mila euro, ma se invece si usano i nostri motori al posto dei compressori i costi si abbassano fino a 39 mila euro per stazione".

Ovviamente serve qualcuno che arrivi alle stazioni...
"Si, se non ci sono macchine in giro non c'è business. E' un sistema complesso, che va visto nell'insieme. Ed è questo che ha affascinato la Tata. Ha una visione globale".

Quando si parla di bombole la gente ha sempre paura...
"Ha ragione, ma lavoriamo con livelli di efficienza altissima. Siamo allineati la pressione di gonfiaggio del gas naturale con la differenza che dentro le nostre bombole non c'è Gpl o Metano, ma aria... Gonfiata a 248 bar. La bombola poi è la stessa di quelle del metano".

Quindi anche quelle vanno revisionate?
"Si, ogni 5 anni, vanno controllate per legge. Ma voglio essere chiaro: in questa macchina non c'è niente di strano, nel motore ci sono bielle e pistoni, mentre il circuito dell'aria è lo stesso delle auto a Gpl o metano. Per questo nel nostro progetto c'è anche la voglia di rimettere in moto i piccoli garage. Nel sistema vogliamo far tornare in vita le piccole officine che potranno fare la semplicissima manutenzione di cui hanno bisogno queste macchine che non inquinano, non sporcano, hanno un olio motore eterno, non hanno circuito dell'acqua, non c'è alta temperatura di funzionamento. E le macchine sono fatte di pochissimi pezzi. La carrozzeria ne ha solo tre. Ma non le ho parlato poi di altri vantaggi legati all'aria compressa".

Ce ne sono già abbastanza...
"No: la temperatura del motore è al rovescio, cioé caldo fuori e freddo dentro, cioé meno 20 gradi dentro la camera 'di combustione' (nome improprio perché non brucia nulla, ma solo per capire il discorso). Per cui usiamo i 'gas' di scarico per raffreddare l'abitacolo, al posto del condizionatore. Ci sarà poi anche un piccolo baule per raffreddare le bibite. In più l'aria compressa  può essere usata per fare sicurezza, per gonfiare aribag esterni e salvare i pedoni. Abbiamo già dei prototipi funzionanti simili a quelli della Volvo".

A proposito di pedoni, l'auto ad aria fa rumore?
"Si, più dell'auto elettrica, ma molto meno di un'auto normale. Ha un rumore diverso, perché deriva da una sequenza diversa. Al minimo non emette suoni perché il motore è fermo. Quando si accelera si sente uno sbuffo, un rumore indescrivibile, tutto suo, sembra quasi un motore a due tempi, ma con frequenze bassissime. Il motore poi alla velocità massima fa appena 1500 giri, quindi un ulteriore vantaggio".
Fonte :